Descrizione
Firmata durante la giornata di venerdì 20 novembre una nuova ordinanza regionale che interessa l'Emilia-Romagna, intitolata "Ulteriore ordinanza ai sensi dell'articolo 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in tema di misure per la gestione dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione della sindrome da covid-19. Modifica dell'ordinanza n. 216 del 12 novembre 2020.".
Questa ordinanza modifica la precedente n. 216 del 12 novembre entrata in vigore già dal 14 novembre scorso, con l'obiettivo di armonizzare le disposizioni in essere, tese a contrastare la diffusione del cd. Coronavirus sul nostro territorio.
Che cosa introduce questo nuovo documento?
Innanzitutto integra l’elenco delle attività di vendita consentite nei giorni prefestivi, quando restano chiuse le medie e grandi strutture di vendita, e nei giorni festivi, quando restano chiuse le attività commerciali in genere.
In secondo luogo modifica il termine di scadenza delle restrizioni ulteriori specificamente previste dalla nostra regione.
Nello specifico:
Il provvedimento, tra l’altro, conferma che nei giorni prefestivi gli esercizi commerciali insediati nell'ambito di centri commerciali, di aree commerciali integrate e di poli funzionali restano chiusi al pubblico, salvo che per la vendita di generi alimentari, per le farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole. Anche le medie e grandi strutture di vendita non insediate all'interno di centri commerciali, aree commerciali integrate e poli funzionali, restano chiuse al pubblico, salvo che per la vendita di generi alimentari, di giornali e riviste, farmacie, parafarmacie, tabaccherie. A queste categorie merceologiche consentite - qui la novità - si aggiungono ora i prodotti per la cura e l’igiene della persona e per l’igiene della casa, gli articoli di cartoleria e cancelleria.
Anche nei giorni festivi continua ad essere sospesa ogni tipo di attività di commercio, sia in sede fissa che su area pubblica, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari, di giornali e riviste. E continuano a rimanere aperte anche farmacie, parafarmacie, tabaccherie. Anche in questo caso, si aggiunge la possibilità di vendita di prodotti per la cura e l’igiene della persona e per l’igiene della casa, degli articoli di cartoleria e cancelleria. Rimangono comunque chiusi esercizi commerciali che si trovano nell’ambito di centri commerciali, di aree commerciali integrate e di poli funzionali, in questo caso salvo che per la vendita di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie e edicole.
Infine, per armonizzare le norme vigenti in Emilia-Romagna con le norme nazionali, la scadenza dell’ordinanza del 12 novembre viene anticipata a venerdì 27 novembre, quando il ministro della salute sarà chiamato a riesaminare il proprio provvedimento che ha spostato l’Emilia-Romagna in fascia arancione.
Questa ordinanza modifica la precedente n. 216 del 12 novembre entrata in vigore già dal 14 novembre scorso, con l'obiettivo di armonizzare le disposizioni in essere, tese a contrastare la diffusione del cd. Coronavirus sul nostro territorio.
Che cosa introduce questo nuovo documento?
Innanzitutto integra l’elenco delle attività di vendita consentite nei giorni prefestivi, quando restano chiuse le medie e grandi strutture di vendita, e nei giorni festivi, quando restano chiuse le attività commerciali in genere.
In secondo luogo modifica il termine di scadenza delle restrizioni ulteriori specificamente previste dalla nostra regione.
Nello specifico:
Il provvedimento, tra l’altro, conferma che nei giorni prefestivi gli esercizi commerciali insediati nell'ambito di centri commerciali, di aree commerciali integrate e di poli funzionali restano chiusi al pubblico, salvo che per la vendita di generi alimentari, per le farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole. Anche le medie e grandi strutture di vendita non insediate all'interno di centri commerciali, aree commerciali integrate e poli funzionali, restano chiuse al pubblico, salvo che per la vendita di generi alimentari, di giornali e riviste, farmacie, parafarmacie, tabaccherie. A queste categorie merceologiche consentite - qui la novità - si aggiungono ora i prodotti per la cura e l’igiene della persona e per l’igiene della casa, gli articoli di cartoleria e cancelleria.
Anche nei giorni festivi continua ad essere sospesa ogni tipo di attività di commercio, sia in sede fissa che su area pubblica, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari, di giornali e riviste. E continuano a rimanere aperte anche farmacie, parafarmacie, tabaccherie. Anche in questo caso, si aggiunge la possibilità di vendita di prodotti per la cura e l’igiene della persona e per l’igiene della casa, degli articoli di cartoleria e cancelleria. Rimangono comunque chiusi esercizi commerciali che si trovano nell’ambito di centri commerciali, di aree commerciali integrate e di poli funzionali, in questo caso salvo che per la vendita di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie e edicole.
Infine, per armonizzare le norme vigenti in Emilia-Romagna con le norme nazionali, la scadenza dell’ordinanza del 12 novembre viene anticipata a venerdì 27 novembre, quando il ministro della salute sarà chiamato a riesaminare il proprio provvedimento che ha spostato l’Emilia-Romagna in fascia arancione.
Allegati
Documenti
A cura di
Ultimo aggiornamento pagina: 28/11/2020 10:38:57