Descrizione
Polo logistico di Altedo cancellato da Città Metropolitana di Bologna e Regione?
Problema del PD? Sì
Esiste un pezzo di PD, diffuso, che crede ancora che il lavoro, la scuola e le competenze di chi amministra e fa politica siano la base fondante del centro sinistra.
L'ultima proposta sul polo NON ERA LA LOGISTICA MA UN'AZIENDA MANIFATTURIERA. E anche a quella Bologna dice NO. Sul consumo di suolo l'ipocrisia regna sovrana: a Bologna e in tanti territori si costruiscono centinaia di ettari di residenziale e non si attivano servizi corrispondenti, l'anno prossimo partirà l'ampliamento della A13 con la terza corsia, dedicata ai camion e non ai treni, il passante di Bologna e tante altre scelte sotto gli occhi di tutti, consumano suolo in modo più grave, deturpante e speculativo di quando avrebbe mai fatto un insediamento produttivo ad Altedo. Nel nostro comune si sono cancellati ettari di residenziale, si piantano centinaia di alberi, si cura la raccolta differenziata, si sono fatti da anni lavori su immobili pubblici per il risparmio energetico.
Chiediamo posti di lavoro!! Se la sinistra perde voti è perché non parla più da anni al suo elettorato naturale: gli operai e i lavoratori. Non pensate di prendere in giro la gente con gli slogan! Non pensate nemmeno di poter vivere in eterno nei vostri ruoli! Siamo tutti pro tempore. La differenza è che tantissimi non hanno un lavoro se non la politica. Quindi la priorità non sono più i bisogni dei cittadini, ma i ruoli da rincorrere.
E visto che da Bologna escono con comunicati stampa sulla testa di Malalbergo, ecco qui le informazioni complete e senza veli di come sono andate le cose.
Pums, Ptm, Puls e modifica all'accordo territoriale del 2007 prevedendo la grande logistica nell'ambito di Altedo sono tutti atti redatti e approvati dalla Città Metropolitana di Bologna, frutto di scelte politiche fatte e approvate in Conferenza Metropolitana, Consiglio Metropolitano e per quanto riguarda l'accordo territoriale dai Consigli dei Comuni dell'ambito Terre di Pianura, dal Consiglio dell'Unione Reno Galliera e dal Consiglio della Città Metropolitana di Bologna. Nel 2021a parte Budrio siamo ripassati tutti nei Consigli, compresa Città Metropolitana, perla rettifica dello stesso accordo.
Intanto all'inizio del 2022 il soggetto proponente APRC fa istanza formale di aprire la conferenza dei servizi per valutare il progetto presentato. In questi ultimi quattro mesi (da aprile ad oggi) si sono svolti numerosi tavoli politici, tecnici e tecnico-politici.
Nel frattempo si era presentata un'azienda manifatturiera interessata ad insediarsi nell'area prevista, tra casello autostradale e cimitero di Tom e Jerry. Un'azienda multinazionale che voleva accorpare le sue diverse sedi produttive italiane ed europee, compreso il centro di Ricerca e Sviluppo.
Anche su questa ipotesi, NON LOGISTICA, ci è stato detto, confermato nell'ultimo incontro del 20 luglio che l'area di Altedo deve restare agricola, che i vincoli ambientali "non sono eliminabili". E pensare che anche APRC ha scritto in Comune per manifestare la volontà di procedere con il PRODUTTIVO.
L'ultima proposta sul polo NON ERA LA LOGISTICA MA UN'AZIENDA MANIFATTURIERA. E anche a quella Bologna dice NO. Sul consumo di suolo l'ipocrisia regna sovrana: a Bologna e in tanti territori si costruiscono centinaia di ettari di residenziale e non si attivano servizi corrispondenti, l'anno prossimo partirà l'ampliamento della A13 con la terza corsia, dedicata ai camion e non ai treni, il passante di Bologna e tante altre scelte sotto gli occhi di tutti, consumano suolo in modo più grave, deturpante e speculativo di quando avrebbe mai fatto un insediamento produttivo ad Altedo. Nel nostro comune si sono cancellati ettari di residenziale, si piantano centinaia di alberi, si cura la raccolta differenziata, si sono fatti da anni lavori su immobili pubblici per il risparmio energetico.
Chiediamo posti di lavoro!! Se la sinistra perde voti è perché non parla più da anni al suo elettorato naturale: gli operai e i lavoratori. Non pensate di prendere in giro la gente con gli slogan! Non pensate nemmeno di poter vivere in eterno nei vostri ruoli! Siamo tutti pro tempore. La differenza è che tantissimi non hanno un lavoro se non la politica. Quindi la priorità non sono più i bisogni dei cittadini, ma i ruoli da rincorrere.
E visto che da Bologna escono con comunicati stampa sulla testa di Malalbergo, ecco qui le informazioni complete e senza veli di come sono andate le cose.
Pums, Ptm, Puls e modifica all'accordo territoriale del 2007 prevedendo la grande logistica nell'ambito di Altedo sono tutti atti redatti e approvati dalla Città Metropolitana di Bologna, frutto di scelte politiche fatte e approvate in Conferenza Metropolitana, Consiglio Metropolitano e per quanto riguarda l'accordo territoriale dai Consigli dei Comuni dell'ambito Terre di Pianura, dal Consiglio dell'Unione Reno Galliera e dal Consiglio della Città Metropolitana di Bologna. Nel 2021a parte Budrio siamo ripassati tutti nei Consigli, compresa Città Metropolitana, perla rettifica dello stesso accordo.
Intanto all'inizio del 2022 il soggetto proponente APRC fa istanza formale di aprire la conferenza dei servizi per valutare il progetto presentato. In questi ultimi quattro mesi (da aprile ad oggi) si sono svolti numerosi tavoli politici, tecnici e tecnico-politici.
Nel frattempo si era presentata un'azienda manifatturiera interessata ad insediarsi nell'area prevista, tra casello autostradale e cimitero di Tom e Jerry. Un'azienda multinazionale che voleva accorpare le sue diverse sedi produttive italiane ed europee, compreso il centro di Ricerca e Sviluppo.
Anche su questa ipotesi, NON LOGISTICA, ci è stato detto, confermato nell'ultimo incontro del 20 luglio che l'area di Altedo deve restare agricola, che i vincoli ambientali "non sono eliminabili". E pensare che anche APRC ha scritto in Comune per manifestare la volontà di procedere con il PRODUTTIVO.
IL 20 LUGLIO noi eravamo presenti con il nostro legale e alla domanda banale: "Ma finora abbiamo scherzato? Città metropolitana redige e approva per anni atti e documenti di programmazione territoriale prevedendo lo sviluppo di Altedo in quella zona e ora ci dite che è tutta carta straccia?"
La risposta è stata: che è cambiatala volontà politica e che i tecnici di Città Metropolitana all'epoca hanno dato assenso perché la volontà politica c'era.
La parte politica di Città Metropolitana era ed è PD, sono cambiate le persone, ma sono sempre PD. La parte tecnica è sempre la stessa, da anni e anni.
Allora non prendiamoci in giro, siamo contenti per la Beghelli, ma questo ambito territoriale con casello autostradale e l'ampliamento dell'autostrada deve sempre rimanere indietro? Sulle "risaie storiche" e le "aree agricole pregiate e delicatissime" quali sono gli effetti dell'autostrada? Ma perché non prendetela macchina elettrica (abbiamo 11 colonnine per la ricarica) e venite a vedere e valutare quei terreni? Non sapete nemmeno dove viviamo. Questo è il problema.
È inspiegabile (?!) come la parte politica di Città Metropolitana di Bologna e Regione Emilia Romagna:
• venda fumo ai cittadini, perché hanno sottoscritto un nuovo accordo politico che non modifica in nessuna maniera gli atti che oggi restano validi e che sono stati assunti dai piani urbanistici Ptm Pums etc;
• amministrazioni di sinistra, invece che lavorare per qualificare il lavoro in raccordo con le associazioni sindacali e di categoria, dicano no ad un determinato tipo di lavoro nascondendosi dietro alla difesa dell'ambiente;
• dichiarino che lnterporto, una società partecipata di città metropolitana (17,56% delle quote) e comune di Bologna (35,10% delle quote), acquisisca un favor monopolistico per stessa scena pianificatoria del soggetto pubblico partecipante e socio, dipingendo questa situazione come salvaguardia dell'ambiente.
Per i cittadini che avranno voglia e tempo di leggere al link https://bit.ly/3ScRwVJ sono disponibili documenti e relazioni sulla pianificazione metropolitana e sull'hub di Altedo. Noi andremo avanti per le vie tecniche e legali, non con i comunicati stampa
Nonostante la desolazione, noi non ci abbattiamo e non ci fermiamo ma continuiamo a combattere perché vediamo giorno dopo giorno la continua moria delle nostre imprese e del nostro tessuto produttivo e commerciale.
La parte politica di Città Metropolitana era ed è PD, sono cambiate le persone, ma sono sempre PD. La parte tecnica è sempre la stessa, da anni e anni.
Allora non prendiamoci in giro, siamo contenti per la Beghelli, ma questo ambito territoriale con casello autostradale e l'ampliamento dell'autostrada deve sempre rimanere indietro? Sulle "risaie storiche" e le "aree agricole pregiate e delicatissime" quali sono gli effetti dell'autostrada? Ma perché non prendetela macchina elettrica (abbiamo 11 colonnine per la ricarica) e venite a vedere e valutare quei terreni? Non sapete nemmeno dove viviamo. Questo è il problema.
È inspiegabile (?!) come la parte politica di Città Metropolitana di Bologna e Regione Emilia Romagna:
• venda fumo ai cittadini, perché hanno sottoscritto un nuovo accordo politico che non modifica in nessuna maniera gli atti che oggi restano validi e che sono stati assunti dai piani urbanistici Ptm Pums etc;
• amministrazioni di sinistra, invece che lavorare per qualificare il lavoro in raccordo con le associazioni sindacali e di categoria, dicano no ad un determinato tipo di lavoro nascondendosi dietro alla difesa dell'ambiente;
• dichiarino che lnterporto, una società partecipata di città metropolitana (17,56% delle quote) e comune di Bologna (35,10% delle quote), acquisisca un favor monopolistico per stessa scena pianificatoria del soggetto pubblico partecipante e socio, dipingendo questa situazione come salvaguardia dell'ambiente.
Per i cittadini che avranno voglia e tempo di leggere al link https://bit.ly/3ScRwVJ sono disponibili documenti e relazioni sulla pianificazione metropolitana e sull'hub di Altedo. Noi andremo avanti per le vie tecniche e legali, non con i comunicati stampa
Nonostante la desolazione, noi non ci abbattiamo e non ci fermiamo ma continuiamo a combattere perché vediamo giorno dopo giorno la continua moria delle nostre imprese e del nostro tessuto produttivo e commerciale.
Siamo intenzionati ad andare infondo anche a questa vicenda, finché non saremo noi a mettere un punto definitivo a questa questione in un modo o nell'altro.
Noi siamo Malalbergo.
Noi siamo Malalbergo.
Monia Giovannini Sindaco
Maura Felicani Vicesindaco
Stefano Ferretti Assessore all'urbanistica e Segretario del PD comunale Berlinguer
Alessia Pancali Assessore ad attività produttive
Fabio Dalle Donne Assessore all'ambiente
Moreno Fiorini Capogruppo consiliare di maggioranza
A cura di
Ultimo aggiornamento pagina: 30/07/2022 10:02:29