Comunicato del Sindaco Monia Giovannini

C’è un prima e un dopo. Nettamente separati, da un momento preciso, un istante ineluttabile, che sembra durare all’infinito per chi ama incondizionatamente. In quell’istante ci si frantuma, con uno schianto tragico, i mille pezzi che creavano una...
Data:

8 settembre 2023

Tempo di lettura:

2 min

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C’è un prima e un dopo. Nettamente separati, da un momento preciso, un istante ineluttabile, che sembra durare all’infinito per chi ama incondizionatamente. In quell’istante ci si frantuma, con uno schianto tragico, i mille pezzi che creavano una persona intera non si rimetteranno mai più insieme come prima. La morte di una persona cara ci mette all’angolo, disarmati, smarriti, pieni di dolore, senza alcun tipo di soluzione. Pensi che non potrai più vivere nessun istante insieme a quella persona...il saluto alla mattina, gli abbracci, le piccole, minuscole, cose della quotidianità, che tutti diamo per scontate, diventano ricordi immensi ai quali aggrapparsi, l’unico scoglio a cui tenersi stretti stretti in un oceano nemico e avverso. L’infermità interiore pervade ogni sentimento.
Per ogni lutto esiste un nome. Restiamo orfani, vedovi, ma quando una madre perde un figlio, non esiste un termine. Non è concepibile.
Il momento passato lunedì per ricordare Gianluca, insieme alla sua famiglia, è stato uno dei più commoventi che abbia vissuto. Mamma Emanuela, papà Giampaolo, i fratelli Tommaso e Giulia insieme a tutta la famiglia, hanno testimoniato un amore infinito per Gianluca. Lacrime, sorrisi, memoria, abbracci, tutte le emozioni lì, presenti, in un solo attimo.
Le parole di un’altra mamma, che conosceva bene Gianluca e la famiglia, Maura Felicani, hanno fatto nuovamente vibrare gli archi della commozione per tutti i presenti.
Spesso da mamma ho pensato che di fronte alla perdita di un figlio, non resti che sopravvivere, nella migliore delle ipotesi. Stare al fianco di Maura in questi anni, mi ha cambiato profondamente, mi ha insegnato che il dolore, la rabbia, lo smarrimento possono trasformarsi in amore infinito per il prossimo, nell’aiutare altri bimbi malati, perché non capiti ciò che è successo ad Aurora.
Emanuela mi ha insegnato che si può ancora sorridere, tra le lacrime, provare sentimenti e trasmetterli a chi ti sta vicino, andare avanti con immenso amore per la famiglia che resta, nel ricordo costante di Gianluca.
Non è stato un momento istituzionale, ma un momento infinitamente umano. Non so descrivere quanto ho tentato di trasmettere in un abbraccio a Emanuela e Giampaolo. Non so descrivere l’amore che ho sentito. Dire grazie, sembra banale. Ma ci avete insegnato o ricordato una verità ineluttabile, come la perdita, il lutto, la morte.
L’amore è più forte del dolore.
Vi voglio bene,
Monia

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Ultimo aggiornamento pagina: 08/09/2023 10:53:03

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