Descrizione
Abitata fin da tempi antichi, la zona dove oggi sorge Malalbergo fu oggetto di una incessante opera di bonifica dei terreni paludosi, dovuti ai corsi d'acqua locali e principalmente al Reno. Queste opere di miglioramento trasformarono il territorio in una fertile pianura, adatta alla coltivazione di prodotti agricoli di pregio, di alberi da frutto e all'allevamento di animali da fattoria.
Accanto a questa vocazione, che tuttora permane nel circondario ed è testimoniata da diverse eccellenze nazionali ed internazionali, quali l'Asparago verde di Altedo IGP o la patata di Bologna DOP, la posizione geografica di Malalbergo ne ha fatto da sempre un punto strategico per il transito di persone e merci, sia per vie d'acqua (esisteva un porto fluviale di notevole rilievo) che, più recentemente, su percorsi stradali. Situata tra Bologna e Ferrara, nel mezzo di un'importante area produttiva, ed attraversata dalla statale Porrettana, nonché, in tempi meno recenti, da una linea ferroviaria che giungeva a Bologna, la città di Malalbergo era uno snodo importante per la raccolta e il trasporto di barbabietole, riso, frutta e altri prodotti della campagna. Storicamente è quindi già possibile vedere le radici di un processo di sviluppo del settore industriale, del terziario e della logistica, che ha trasformato il tessuto economico del territorio; grazie in seguito anche allo svincolo autostradale di Altedo e al vicino interporto di Bologna, infatti, il Comune ha manifestato la sua naturale vocazione ad essere crocevia anche delle moderne attività di grande distribuzione. In quest'ottica appare coerente la prossima realizzazione di un nuovo polo logistico che rappresenterà il principale motore dello sviluppo economico per i prossimi anni.
Il coinvolgimento urbanistico del Comune di Malalbergo in questo nuovo progetto, allora in embrione, data fin dal 2002 quando venne definito l'ambito dello sviluppo sovracomunale di Altedo. Da allora è stato costante e tenace l'impegno delle amministrazioni e delle associazioni di categoria, in concerto con Regione e Città Metropolitana per garantire che aumentassero gli insediamenti sul territorio, in particolare a ridosso del casello autostradale, risorsa strategica da mettere infine a regime. Fin dal 2015 si è lavorato per dare al territorio la possibilità di ampliare l'indotto per le attività commerciali e anche per una crescita della popolazione residente, grazie ad un probabile aumento di persone attirate dall'ampia offerta di occupazione che si verrà a creare. In quest'ottica il Nuovo Polo sarà anche l'occasione per il Comune di Malalbergo di far partire diversi comparti residenziali pronti dal 2008 e consolidare e rendere stabili i collegamenti di trasporto pubblico tra Altedo e San Pietro in Casale e i Comuni limitrofi.
Nel 2018 le funzioni di logistica industriale sono state infatti localizzate dal PUMS (Piano Urbano della mobilità sostenibile), oltre che presso il vicino Interporto, in altri ambiti specializzati per attività produttive di rilievo sovracomunale con potenzialità di sviluppo (come già definiti dal PTCP), fra cui Altedo e la zona limitrofa che interessa i territori di San Pietro in Casale e Bentivoglio; le aree sono state individuate secondo una precisa logica funzionale, di accessibilità e sostenibilità, al fine di garantire il minor impatto ambientale e trasportistico delle diverse funzioni di logistica. Non ultimo è stato considerato il livello di l’accessibilità degli addetti per il raggiungimento del posto di lavoro, selezionando localizzazioni che consentano l'accessibilità ai nodi di accesso del trasporto pubblico metropolitano, primo tra tutti il sistema ferroviario regionale. Tali ambiti, vocati alla logistica di medio-grande dimensione, per essere sostenibili e garantire servizi minimi agli addetti verranno collegati attraverso una rete ciclabile al TPM e al centro abitato più vicino.
Così nella primavera del 2020 nei giorni in seguito alla manifestazione di interesse da parte di un investitore internazionale, ha preso definitivamente il via la fase di studio e progettazione per la realizzazione un polo logistico, nella zona a ridosso del casello autostradale di Altedo.
Infine, dopo l'approvazione nei Consigli Comunali di Malalbergo, Baricella, Budrio, Granarolo dell'Emilia, Minerbio, Molinella e nel Consiglio dell'Unione Reno-Galliera, l'accordo territoriale per la realizzazione del maxi polo della logistica ad Altedo, è stato approvato dal Consiglio Metropolitano il 25 novembre, entrando quindi nella fase attuativa.
L'opera destinata a sorgere nell'area a ridosso del casello autostradale di Altedo, lungo la Strada Provinciale 20- Via Chiavicone, interesserà una superficie di 73 ettari nel Comune di Malalbergo e renderà possibile sfruttare le opportunità e i vantaggi offerti dallo svincolo autostradale con positive ricadute economiche su tutto il territorio: si prevede infatti che il Nuovo Polo, a pieno regime, porterà all'assunzione di 1500 persone con evidenti effetti benefici anche sull'indotto e sul commercio.
Il Polo sarà realizzato dal fondo immobiliare APRC di Lione.
Nell'accordo territoriale per la prima volta a livello regionale si prevede che la quota del 35% del contributo straordinario richiesto al privato sia destinato al fondo perequativo metropolitano a sostegno dei comuni più fragili della Città Metropolitana di Bologna. Con il fondo di perequazione metropolitano che nasce con questo polo, ed è il primo esempio a livello nazionale, la Città Metropolitana, ogni anno, emanerà dei bandi pubblici ai quali potranno partecipare con specifici progetti i Comuni di Bologna per ricevere finanziamenti, come previsto nel Piano Territoriale Metropolitano (PTM) di prossima adozione.
L'accordo territoriale prevede inoltre che con parte del contributo straordinario siano realizzate opere pubbliche per la sostenibilità, pari a circa 5 milioni di euro: rotatoria tra la SS64 Porrettana e la SP20 via Chiavicone, rotatoria tra SP20 via Chiavicone e Viale 11 settembre, rotatoria all'uscita del casello autostradale, pista ciclopedonale adiacente SP20 via Chiavicone tra la SS64 Porrettana e l'accesso al casello autostradale, pista ciclopedonale lungo il Navile di collegamento tra Pegola e Ponticelli. E' prevista poi una specifica linea di trasporto pubblico che collegherà Altedo a San Pietro in Casale, fino alla stazione ferroviaria.
Nei prossimi mesi si svolgeranno le valutazioni tecniche per arrivare all'accordo di programma e al rilascio del permesso di costruire. L'inizio dei lavori è previsto per il 2022. Il progetto comprenderà interventi di mitigazione ambientale, fra cui l'impianto di pannelli fotovoltaici sull'intera superficie coperta e una nuova forestazione di oltre 100.000 metri quadrati. L'intera zona sarà sviluppata secondo moderni criteri di sostenibilità che le permetteranno di essere classificata come APEA (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata) e le aziende che vi opereranno dovranno essere fornite di certificazione Green Logistics.
Il Nuovo Polo, assieme ad una realizzazione analoga nel territorio di San Pietro in Casale, costituirà l'Hub metropolitano di Altedo.
L'opera destinata a sorgere nell'area a ridosso del casello autostradale di Altedo, lungo la Strada Provinciale 20- Via Chiavicone, interesserà una superficie di 73 ettari nel Comune di Malalbergo e renderà possibile sfruttare le opportunità e i vantaggi offerti dallo svincolo autostradale con positive ricadute economiche su tutto il territorio: si prevede infatti che il Nuovo Polo, a pieno regime, porterà all'assunzione di 1500 persone con evidenti effetti benefici anche sull'indotto e sul commercio.
Il Polo sarà realizzato dal fondo immobiliare APRC di Lione.
Nell'accordo territoriale per la prima volta a livello regionale si prevede che la quota del 35% del contributo straordinario richiesto al privato sia destinato al fondo perequativo metropolitano a sostegno dei comuni più fragili della Città Metropolitana di Bologna. Con il fondo di perequazione metropolitano che nasce con questo polo, ed è il primo esempio a livello nazionale, la Città Metropolitana, ogni anno, emanerà dei bandi pubblici ai quali potranno partecipare con specifici progetti i Comuni di Bologna per ricevere finanziamenti, come previsto nel Piano Territoriale Metropolitano (PTM) di prossima adozione.
L'accordo territoriale prevede inoltre che con parte del contributo straordinario siano realizzate opere pubbliche per la sostenibilità, pari a circa 5 milioni di euro: rotatoria tra la SS64 Porrettana e la SP20 via Chiavicone, rotatoria tra SP20 via Chiavicone e Viale 11 settembre, rotatoria all'uscita del casello autostradale, pista ciclopedonale adiacente SP20 via Chiavicone tra la SS64 Porrettana e l'accesso al casello autostradale, pista ciclopedonale lungo il Navile di collegamento tra Pegola e Ponticelli. E' prevista poi una specifica linea di trasporto pubblico che collegherà Altedo a San Pietro in Casale, fino alla stazione ferroviaria.
Nei prossimi mesi si svolgeranno le valutazioni tecniche per arrivare all'accordo di programma e al rilascio del permesso di costruire. L'inizio dei lavori è previsto per il 2022. Il progetto comprenderà interventi di mitigazione ambientale, fra cui l'impianto di pannelli fotovoltaici sull'intera superficie coperta e una nuova forestazione di oltre 100.000 metri quadrati. L'intera zona sarà sviluppata secondo moderni criteri di sostenibilità che le permetteranno di essere classificata come APEA (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata) e le aziende che vi opereranno dovranno essere fornite di certificazione Green Logistics.
Il Nuovo Polo, assieme ad una realizzazione analoga nel territorio di San Pietro in Casale, costituirà l'Hub metropolitano di Altedo.